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Riduzione debito bancario del -60%: opposizione decreto ingiuntivo. Annullamento interessi illegittimi per oltre 76.000 euro. Tribunale Bergamo

Opposizione decreto ingiuntivo: riduzione debito bancario per effetto della contestazione tecnica di interessi passivi ed altre illegittimità contabili

 

Tribunale di Bergamo

Causa R.G. n. […]/2012

Riduzione debito bancario. Nel 2012 una società ed i suoi garanti ricevevano un decreto ingiuntivo da parte della banca con la richiesta del pagamento immediato del saldo di conto corrente affidato. L’ammontare del debito bancario imputato dall’istituto era pari a 126.000 circa.

L’impresa opponeva il decreto ingiuntivo attraverso il proprio legale e contestualmente si rivolgeva allo studio della Dott.ssa Tiziana Pinaffo richiedendo la redazione di una consulenza tecnico contabile.

La perizia econometrica, svolta in tempo utile per conferire efficacia all’azione di opposizione al decreto, chiedeva la riduzione del debito bancario imputato, contestando efficacemente l’applicazione di interessi passivi irregolari, anatocismo, addebito di commissioni non dovute.

Il Tribunale di Bergamo nominava un CTU per lo svolgimento di una Consulenza Tecnica d’Ufficio volta ad accertare le contestazioni affermate nel ricorso contro il decreto ingiuntivo.

L’impresa nominava quale proprio CTP la Dott.ssa Tiziana Pinaffo, mentre la banca nominava un proprio consulente.

L’istituto si presentava irritualmente agli incontri peritali CTU oltre che con il proprio consulente di parte, anche con due dei propri avvocati: professionisti fermamente contrastati dalla tenace difesa della Dott.ssa Pinaffo.

Dopo uno svolgimento piuttosto tortuoso e burrascoso delle operazioni peritali, con confronti alquanto animati tra i professionisti coinvolti, rinvii ed innumerevoli tentativi di transazione sollecitati dall’istituto per evitare il formalizzarsi di un esito avverso, il CTU produceva la propria relazione, dalla quale emergeva l’irregolarità di addebiti da parte della banca per oltre 76.000 euro.

L’impresa ed i suoi garanti vedevano così riconoscere dal CTU le proprie ragioni, ottenendo l’annullamento del debito loro imputato per circa il -60%: da -126.000 euro circa, la debenza effettiva passava a soli -53.000 euro circa.

Attualmente (ndr – gennaio/febbraio 2017), secondo le informazioni fornite allo Studio Pinaffo, la CTU è stata depositata e la causa dovrebbe presto giungere a sentenza.

Grazie all’opposizione al decreto ingiuntivo ed al contrasto delle pretese della banca attraverso una efficace consulenza tecnica, i garanti e fideiussori a cui era stato intimato il pagamento nel 2012 hanno avuto modo di difendersi efficacemente, riducendo in maniera significativa il debito bancario e mettendo in salvo i beni sottostanti alla garanzia del prestito.

 

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