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Riconosciuti al correntista 416.000€ per interessi illegittimamente addebitati. Decreto ingiuntivo notificato da banca: infondato. Tribunale di Brescia

Tribunale di Brescia

Causa R.G. n. [omissis]/2012

Giudice Dott. Di Rocco

 

Nel 2012 una banca notificava un decreto ingiuntivo ad un’impresa del nord Italia, chiedendo il pagamento di circa 200.000 euro a saldo di alcuni asseriti finanziamenti.

L’impresa invero opponeva il decreto ingiuntivo in questione, e radicava una vertenza contro la propria banca sulla base di una perizia tecnico contabile redatta dallo Studio Pinaffo: la minuziosa analisi svolta sui conti corrente affidati, operativi sin dagli Anni ‘80, contestava varie e molteplici irregolarità, quali superamento delle soglie di usura, anatocismo (capitalizzazione illegittima di interessi su interessi), anomalie contrattuali e molto altro.

 

La causa proseguiva presso il Tribunale di Brescia con l’istruzione di una CTU – Consulenza Tecnica d’Ufficio, nella quale la Dott.ssa Tiziana Pinaffo veniva nominata consulente di parte a tutela dell’Impresa.

Nel corso della CTU la Dott.ssa Pinaffo aveva svolto numerose attività atte non solo a contestare i contratti di finanziamento depositati in atti dall’istituto (contenenti varie irregolarità), ma dirette anche a contrastare al meglio alcune attività di “depistaggio” tentate dalla banca.

Infatti l’istituto, dopo un iniziale ed ostentato diniego in proposito ad ogni responsabilità, resosi conto invero della propria situazione di debolezza rispetto alle insussistenti difese addotte, aveva improvvisamente mutato strategia, formulando alcune proposte transattive all’impresa, tentando di chiudere la vertenza prima della CTU.

La banca, evidentemente allarmata, aveva così dapprima proposto di “ridurre” la propria pretesa degli iniziali 200.000€ al pagamento da parte dell’impresa di soli 40.000€ …
A fronte del rifiuto della proposta da parte dell’azienda, l’istituto aveva rilanciato, proponendo di azzerare interamente il debito e chiudere la vertenza.
Tali proposte erano state reputate insoddisfacenti e pertanto la causa era proseguita.

 

Il CTU nominato dal Giudice del Tribunale di Brescia, giungeva infine a confermare ampia parte delle contestazioni esposte nella perizia di parte redatta in precedenza dalla Dott.ssa Pinaffo, riconoscendo ai correntisti la restituzione di circa 416.000€ di competenze illegittimamente riscosse dall’istituto, oltre a spese ed interessi attivi.

Di fatto dunque la banca aveva agito prendendo un clamoroso abbaglio, ed anziché incassare i 200.000€ pretesi attraverso la scellerata notifica di un decreto ingiuntivo, se la sentenza verrà emessa ed eseguita alla luce dei rilievi della CTU suddetta, l’istituto dovrà invece pagare oltre 416.000€ all’impresa, a causa di interessi e commissioni illegittimamente addebitati (!)

 

Questo rappresenta il tipico esempio dei risultati ottenibili solo con alta competenza e serietà professionale, sia del consulente che del legale, avendo ad interesse “il” miglior risultato a favore dell’azienda (e non “un” risultato qualsiasi). Questo è lo stile professionale adottato dallo Studio Pinaffo.


Al novembre 2015 la vertenza risultava ancora in corso, volgendo verso le fasi conclusive.

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