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Sole24Ore, Studio Pinaffo inserito nella “Guida annuale al Credito & Finanza”

Il quotidiano nazionale Il Sole 24 Ore ha presentato lo scorso 27 novembre 2017 la consueta Guida al Credito annuale: una pubblicazione speciale nella sezione Eventi, nella quale ha compreso una selezione di realtà finanziarie italiane di spiccata professionalità.

Partendo da alcuni istituti bancari ed assicurazioni, passando attraverso società di servizi finanziari e di tutela del credito, il quotidiano ha inserito anche lo Studio Pinaffo come realtà professionale eccellente nella gestione delle criticità bancarie. Di seguito il testo dell’articolo.


STUDIO PINAFFO / Dal 1997 è un “pioniere” sempre all’avanguardia nel settore della consulenza finanziaria a tutela di imprese, privati e istituzioni in tutta Italia

 

Eccellenza nella gestione delle criticità bancarie

Importanti e concreti i risultati e i risarcimenti ottenuti a beneficio dei clienti attraverso la consulenza specialistica indipendente

 

 

Lo Studio Pinaffo è una realtà professionale al­tamente specializzata nella trattazione delle problema­tiche bancarie: non detiene conflitti di interesse, poiché svolge un operato indipen­dente e certificato per offrire al cliente garanzia della mi­glior tutela e massimo risul­tato possibile.

La struttura di consulenza vanta certificazioni profes­sionali rilasciate da istitu­zioni (prima tra tutte l’iscri­zione all’Albo dei Consulenti Tecnici – Ctu presso il Tribu­nale di Padova) da importan­ti associazioni di categoria professionale, e riconosci­menti di eccellenza a livello nazionale.

“Lo studio, dotato di uno staff dinamico e scrupoloso, opera con successo attraver­so un’elevata efficienza delle procedure di analisi e consu­lenza, guidando i clienti con semplicità anche attraverso gli itinerari più complessi; grazie anche alle piattaforme tecnologiche, la struttura di consulenza assiste con fa­cilità studi legali, aziende e clienti in tutta Italia, azzeran­do le distanze geografiche”, spiega la titolare dello studio, Tiziana Pinaffo. Si occupa di finanza dal 1997 ed è un “pioniere” del settore: svolge perizie di successo in materia bancaria sin dal 2003, quan­do contestare il sistema ban­cario era considerato quasi un insormontabile tabù.

Oggi l’incremento del con­tenzioso bancario presso tribunali e altre forme di me­diazione è invece una realtà consolidata e in costante au­mento: “Infatti, le normative di diritto bancario esistono – spiega Tiziana Pinaffo – sono ben radicate e sono rivolte al grado di maggior tutela per imprese e privati, i quali si stanno accorgendo sempre più di avere degli importanti strumenti di difesa.

Purtrop­po il sistema bancario tende a disallinearsi rispetto all’ap­plicazione delle norme – pro­segue – adottando spesso delle interpretazioni dissonanti rispetto a quanto prescritto letteralmente da alcune leg­gi: un tipico esempio è dato dalle norme circa il divieto di usura e anatocismo, così co­me dimostrato da moltissime autorevoli sentenze.

Il nostro lavoro è rivolto dunque a esaminare i rapporti bancari e i contratti, ripristinando l’e­quilibrio finanziario a tutela del cliente laddove si siano verificate delle anomalie o degli illeciti”. La maggior parte delle aziende italiane è ormai soffocata dal debito bancario. La crisi e i tassi di interesse molto elevati troppe volte conducono le imprese al fallimento o alla chiusura.

“Il ripristino dell’equilibrio in un rapporto finanziario – continua l’esperta – si traduce nella riduzione dell’indebita­mento imputato dalla banca al soggetto, oppure alla re­stituzione all’impresa delle somme pagate e non dovute nei finanziamenti irregolari. Si tratta spesso di importi molto elevati, che diventano tali in forza delle sanzioni previste dalle norme a con­trasto di una lunga serie di pratiche bancarie che si rive­lano spesso scorrette, tra cui usura, anatocismo, interessi non correttamente pattuiti. Il risarcimento può avvenire sia attraverso procedure di mediazione che tramite cau­se tradizionali”.

Il problema riguarda tra le varie realtà anche la salva­guardia delle imprese e dei loro soci o garanti fideius­sori, sia che esse si trovino in situazione di operatività ordinaria, che in stato falli­mentare o di liquidazione.

“Anche molti liquidatori giu­diziali decidono di avvalersi della nostra assistenza allo scopo di verificare la con­gruità e la legittimità delle pretese della banca, prima di ammetterle al riparto fal­limentare”, spiega Pinaffo.

Veniamo spesso nominati dalle procedure concorsua­li, quando i liquidatori delle società, a loro volta nomina­ti dal tribunale, intendono ridurre le aspettative delle banche: devono cercare da un lato di recuperare più soldi possibile dalla liquida­zione dei pochi beni o merci rimasti in seno all’impresa e dall’altra agire al fine di ridurre l’indebitamento pre­teso a saldo dai creditori. In cima alla lista dei creditori, si pongono proprio gli istituti finanziari”.

La tutela dalle cosiddet­te “anomalie bancarie” ri­guarda un ampio spettro di casistiche. “Assistiamo con competenza una variegata ti­pologia di clienti – illustra Pi­naffo – con le problematiche finanziarie più diverse, tra cui spiccano conti corrente affidati, mutui, leasing, deri­vati swap e danni aziendali causati, tra l’altro, da segnala­zioni negative o illegittime in Centrale Rischi. Un servizio completo e sempre all’altez­za dell’estrema complessità della materia, perché siamo fermamente convinti che – conclude – la consulenza specialistica sia oggi lo stru­mento indispensabile per muoversi con serenità nella giungla finanziaria e norma­tiva”.

 

Da Il Sole 24 Ore – Eventi – Guida al Credito & Finanza del 27/11/17

 

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Negli ultimi anni la consulenza finanziaria alle aziende in stato di difficoltà verso il sistema bancario ha visto emergere una serie di numerosi consulenti improvvisati, sedicenti società di consulenza ed affini