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Anatocismo: Corte Appello di Ancona respinge applicazione del Milleproroghe

La Corte di Appello di Ancona, in data 03 marzo 2011 ha respinto l’invocata applicazione del decreto Milleproroghe in materia di anatocismo da parte della banca parte in causa nel procedimento, osservando che il diritto per il correntista ad ottenere il rimborso nasce dal pagamento (e dunque dall’estinzione del conto corrente affidato) e non dall’annotazione in conto dell’operazione di addebito degli interessi illegittimamente capitalizzati.

La Corte d’Appello ha dunque ritenuto opportuno applicare i principi espressi dalla sentenza emessa lo scorso 2 dicembre dalla Corte di Cassazione, mettendo in panchina la norma dettata dal Milleproroghe.

Osserva il Presidente della Corte d’Appello: “il disposto si riferisce ai diritti nascenti dall’annotazione […] estranei alla fattispecie qui esaminata, che non attiene a posizione derivante dalla annotazione, bensì dal pagamento, quale inteso dalla richiamata sentenza [ndr – Suprema Corte di Cassazione a sezioni unite, sentenza del 02/12/2011] che ha proprio escluso che da detta operazione contabile nasca l’indebito”.

Nel frattempo anche il Tribunale di Palmi in data 04 marzo ha condannato una banca al rimborso dell’anatocismo: il giorno precedente anche il Tribunale di Taranto aveva emesso una sentenza dello stesso tenore.

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