Cirio: ristrutturate in parte le Del Monte ma per il resto nulla di fatto
Nel novembre 2002 il default di 7 obbligazioni emesse dal gruppo Cirio, nel corso del 2005 la procedura di amministrazione straordinaria portò ad una parziale ristrutturazione di alcune emissioni della società Cirio-Del Monte: i malcapitati risparmiatori possessori di questi bond videro rientrare appena il 60% circa del capitale in origine investito, penalizzato dal deprezzamento del potere dacquisto dopo quasi 4 anni di infruttuosità dallultima cedola pagata nel 2001 (in una parola: inflazione) e di amaro penare degli obbligazionisti.
Ma a tutt’oggi vi sono ancora numerosi obbligazionisti rimasti a bocca asciutta in attesa di una ristrutturazione anche per i titoli Cirio Holding, Cirio Finance Luxembourg etc.: molti dopo ben 6 anni ancora attendono. Arrivano a colloquio presso il ns. studio investitori comprensibilmente amareggiati, delusi, confusi, disorientati e che non sanno in effetti n. cosa attendersi, n. che sperare.
Accennano alla vociferata quotazione in borsa della “nuova Cirio”, cosa com’ stato?per la Parmalat, ma i risultati di questultima non possono certo definirsi incoraggianti: a meno di tre anni dalla nuova quotazione in borsa, le azioni Parmalat valgono circa il 50% in meno, sintomo che gli operatori professionali in fondo probabilmente non credono si stia creando valore.
Purtroppo i numerosi crack finanziari a cui abbiamo assistito in questi anni sono stati degli impatti molto forti, quasi una violenta caduta a terra, ed è necessario prendere atto che per risanare a pieno aziende così duramente colpite sono necessari decenni, unitamente ad una congiuntura economica favorevole (ingrediente che attualmente scarseggia).
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