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Tutela Investitori: difesa del risparmio

Se cercate assistenza perchè avete subito un crack finanziario, i vostri risparmi sono andati in fumo con i bond argentini, obbligazioni Lehman Brothers o altri investimenti spazzatura, consultate questa sezione e poi contattate lo Studio Pinaffo per una parere sulla vostra posizione …

I nostri articoli al riguardo:

Risarcimento titoli BPVi – Banca Popolare Vicenza: quali strategie adottare per recuperare il danno

Valore di azioni ed obbligazioni BPVi andato in fumo: come recuperare il danno Nel maggio 2016 la Borsa Italiana ha rifiutato la quotazione ufficiale delle azioni BPVi - Banca Popolare Vicenza. Posto che, purtroppo, sembra da escludere il concretizzarsi di un recupero naturale del valore dei titoli ed anche un aiuto da parte dello Stato appare improbabile, quale strada di tutela percorrere dunque? L’unica opzione seriamente percorribile – nei casi che presentano i validi presupposti - appare quella dell’azione legale contro la Banca Popolare di Vicenza, in quanto emittente ed intermediario di titoli rischiosi, a circuito chiuso: azione di tutela sia come tentativo...

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BPVi, azioni ed obbligazioni: quali speranze di recupero naturale dei titoli?

Recupero danno titoli BPVi - Banca Popolare Vicenza: cosa fare con minusvalenza su investimento in titoli Quali speranze di recupero “naturale” per gli investitori in titoli BPVi? Purtroppo alquanto scarse. Sul fronte delle azioni della BPVi - Banca Popolare di Vicenza, un recupero autonomo del valore dei titoli dopo la quotazione in borsa, appare purtroppo un’utopia. Sfortunatamente la situazione patrimoniale della banca, peggiorata gravemente negli ultimi anni, non lascia spazio a previsioni rosee. In quanto alle obbligazioni, se la situazione non si modifica, non è da escludere un futuro default (insolvenza). Considerata la portata del fenomeno, c’è chi pensa che lo Stato potrebbe intervenire: invero l’esperienza passata...

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Titoli Banca Popolare Vicenza: valore a zero. Partono le cause di risarcimento. Come difendere i risparmi

Cosa fare per recuperare il danno sulle azioni ed obbligazioni emesse dalla bpvi - banca popolare di vicenza   Molti clienti si stanno rivolgendo allo Studio Pinaffo per attivare le contestazioni alla Banca Popolare di Vicenza allo scopo di riavere il denaro investito nei titoli emessi dall'istituto: azioni ed obbligazioni. Dalle analisi emerge che i valori di bilancio e lo stato patrimoniale dell’istituto non supportavano il prezzo dei titoli storicamente deciso dall’assemblea dei soci per alzata di mano: eppure per quasi 20 anni la Banca Popolare di Vicenza era riuscita ad adottare abili strategie per "rastrellare" i risparmi della clientela. Poi negli ultimi tempi...

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Polizze titoli Lehman Bros: banca condannata per mezzo milione di euro

Con sentenza del 24/06/2010 il Tribunale di Venezia ha condannato Deutsche Bank a risarcire ad un risparmiatore mezzo milione di euro andato in fumo con il crack della banca americana Lehman Bros, emerso nel settembre 2008. Causa Vinta. Il risparmiatore aveva impiegato i propri risparmi in una polizza vita avente per sottostante un’obbligazione Lehman Brothers, rimasta insoluta a seguito del fallimento: la sentenza è interessante non solo per aver riconosciuto l’inadeguatezza dell’investimento, ma anche per aver qualificato la polizza non come prodotto assicurativo bensì come strumento finanziario soggetto pertanto alle norme a tutela dell’investitore previste dal TUF – Testo Unico...

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Polizze vita unit e index linked: attenti alla fregatura

Da tempo esistono dei prodotti finanziari ibridi a matrice assicurativa e finanziaria: sono le polizze vita index ed unit linked. La performance dell’investimento è correlata agli andamenti dello strumento finanziario sottostante, che molto spesso rappresenta un fondo interno assicurativo, un indice, un titolo strutturato complesso, etc. soggetto a scarsa trasparenza. Le polizze linked sono prodotti finanziari distribuiti sotto la parvenza di assicurazioni (sulla vita o altri rischi individuati dall’assicurato), ma invero rappresentano molto spesso dei veri e propri investimenti finanziari altamente rischiosi, in quanto il profilo dello strumento sottostante determina la vera capacità di ritorno dell’investimento. La nota dolente sta...

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Lehman Brothers: Tribunale di Udine condanna banca a risarcire investitore

Con sentenza del 5 Marzo 2010 il Tribunale di Udine ha condannato l’istituto di credito a risarcire un risparmiatore che aveva acquistato obbligazioni Lehman Bros nell’ottobre 2007 presso la propria banca.Il Tribunale ha ritenuto che l’investitore non fosse stato adeguatamente informato, accogliendo la consulenza tecnica prodotta dimostrante la pericolosità dei titoli e stabilendo che l’Istituto bancario avrebbe dovuto mettere a conoscenza il risparmiatore “…del rischio più rilevante che l’investimento in obbligazioni Lehman Brothers comportava, ovvero quello del mancato rimborso del capitale investito […] la banca non ha provato in giudizio di aver fornito alcuna informazione al cliente se non quella...

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Tecnodiffusione: ennesimo bidone spalmato sul parco buoi

Il 20/09/2004 il Tribunale di Pisa dichiarava lo stato di insolvenza della società Tecnodiffusione Italia SpA. Il gruppo era attivo nel settore dell’elettronica/informatica: si occupava della produzione, commercializzazione e vendita di personal computer, software, hardware servizi ed accessori informatici.Nato nel 1988 con la denominazione Sylicon Systems Srl, nel 1997 variava la propria denominazione sociale in Tecnodiffusione Spa: nell’arco temporale di alcuni anni, una politica di crescita dimensionale eccessivamente ambiziosa e non supportata da una paritetica crescita patrimoniale, costò all’azienda il dissesto finanziario e lo stato di insolvenza, formalmente dichiarato nel 2004 ma già verificatosi alcuni anni prima mediante il degenerare...

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Parmalat: le banche sapevano

Dalle analisi tecnico-finanziarie di rito si evince che già diverso tempo prima del default del dicembre 2003 i mercati stavano scontando l'evolversi negativo della situazione finanziaria del gruppo, indice che gli operatori professionali in genere erano allerta e consapevoli dello sviluppo di fattori critici.Tale fatto è avallato anche dalle dichiarazioni di Calisto Tanzi, pubblicate sulla stampa in questi giorni, riferite alla consapevolezza di alcuni istituti di credito circa il dissesto del gruppo almeno dalla primavera del 2003.Ad oggi l'ammissione al passivo dei creditori Parmalat si sarebbe conclusa con richieste, parzialmente accolte, per quasi 25 miliardi di euro, a fronte di...

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Crack Parmalat: revoca onorificenze a Tanzi. Chiesti 20 anni di carcere

Finalmente a quasi 7 anni dal crack Parmalat le Istituzioni si sono decise alla revoca delle onorificenze a Calisto Tanzi, ex patron della Parmalat: il Presidente Napolitano ha firmato ai primi di settembre 2010 il decreto di revoca ''per indegnità'' della decorazione di Cavaliere al Merito del Lavoro, che era stata conferita a Tanzi il 2 giugno 1984. In agosto a Tanzi - che conserva anche altre onorificenze - era stata revocata quella di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica. Intanto al Tribunale di Parma il 23 settembre 2010 si è conclusa la requisitoria dell’accusa al processo sul crack del...

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Le briciole della Parmalat: crollo del 50% delle nuove azioni

Nel dicembre 2003 formalizzato il crack della Parmalat: lo scandalo, i soldi dei risparmiatori (sia obbligazionisti che azionisti) volatilizzati, l'amministrazione straordinaria.Nell'ottobre 2005 dalle ceneri del vecchio colosso, la quotazione della "nuova" Parmalat, che andava a "ristrutturare" parzialmente i debiti contratti con i risparmiatori beffati: forse meglio dire "falciare a tappeto" i debiti verso il "parco buoi", questo il nome in gergo borsistico attribuito ai piccoli risparmiatori.Infatti fu offerta la conversione di una parte del debito obbligazionario in azioni della "nuova" Parmalat, del valore di circa 3 euro cadauna: dall'apertura delle contrattazioni in poche sedute crollo verticale dei titoli di oltre il 30%....

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Attenti alle truffe

Negli ultimi anni la consulenza finanziaria alle aziende in stato di difficoltà verso il sistema bancario ha visto emergere una serie di numerosi consulenti improvvisati, sedicenti società di consulenza ed affini