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LA VEGGIA Ondulati Cartiere Cadidavid: il crack

A seguito delle difficoltà finanziarie ad adempiere alle proprie obbligazioni, nell’agosto 2004 il tribunale di Reggio Emilia ammetteva la società La Veggia SpA e la sua controllata Cartiera Cadidavid Srl alla procedura di amministrazione controllata. Il 14 novembre 2004 la società La Veggia Spa non fu in grado di restituire il prestito obbligazionario da 100 milioni di Euro emesso nel novembre 2001.

Nonostante la procedura di amministrazione straordinaria, il bilancio consolidato al 31/12/2004 non evidenzia significativi miglioramenti nell’assetto patrimoniale del gruppo: il totale dei debiti consolidati sfiora i 300 milioni di euro, il patrimonio netto risulta negativo per quasi 28 milioni, i costi della produzione si dichiarano maggiori delle entrate e dunque il gruppo segna a bilancio una perdita per oltre 42 milioni di euro registrata al 31/12/2004.

In termini pratici sembra che la procedura di amministrazione controllata non sia riuscita sinora a sortire consistenti effetti di risanamento sulla situazione patrimoniale della compagnia.
In considerazione del fatto che, alla data di redazione della relazione al bilancio, il piano di dismissioni di partecipazioni, l’ottenimento di risorse finanziarie e la ridefinizione delle modalità di rimborso del bond previsti dal piano di risanamento non erano ancora stati definiti, la società di revisione Deloitte & Touche, manifestava seri dubbi sulle prospettive di continuità aziendale del gruppo Ondulati La Veggia Spa.

La società di revisione sottolineava inoltre come avesse incontrato diverse limitazioni allo svolgimento delle procedure di revisione come l’esistenza di debiti non menzionati in bilancio e di evidenti sottovalutazioni di entità di bilancio (immobilizzazioni immateriali, fondi per rischi e oneri, rimanenze di ricambi, debiti per obbligazioni, debiti verso fornitori) per effetto delle quali il deficit patrimoniale del gruppo e la perdita netta, erano nella realtà nettamente superiori rispetto a quanto indicato nel bilancio dagli amministratori del gruppo.

Considerando quindi la mancata certificazione del bilancio da parte della società di revisione e la precaria situazione economica del gruppo La Veggia al 31 dicembre 2004, si ritiene tecnicamente ed obiettivamente improbabile un agevole risanamento dell’azienda nonchè il pagamento del bond in tempi rapidi.

Articolo archivio del 21 giugno 2006


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