9:00 - 18:00

Siamo aperti dal Lunedì al Venerdì

049.720457

Per informazioni e consulenze

Argentina: l’interminabile ristrutturazione-beffa dei bond

21 dicembre 2004
A distanza oramai di ben tre anni dall’eclatante default Argentina la ristrutturazione dei bond è ancora ampiamente lontana da una soluzione, che a quanto pare non sarà nè soddisfacente nè tanto meno rapida, poichè si presume tra qualche decennio (forse il 2038) il rimborso di appena un terzo del valore nominale investito.

Sorvolando sulle annose trattative tra Governo argentino e comitati degli obbligazionisti analizziamo brevemente alcuni dei dati oggettivi riscontrabili: si stimano circa 220 emissioni erogate prima del default dal Ministero del Tesoro argentino e dalle aziende a carattere statale. Nel 2000 il debito estero argentino sfiorava i 148 miliardi di dollari USA dopo un’ impennata verticale sin dai primi Anni ’90: l’economia interna era da oltre un decennio in preoccupante crisi degenerativa, tant’è che Standard & Poor’s declassò ripetutamente il rating di Argentina dal 1998 in avanti.

Quando il Paese dichiarò ufficialmente nel dicembre 2001 lo stato di insolvenza, le quotazioni della maggioranza dei titoli obbligazionari emessi erano già crollate da mesi, sintomo che i mercati finanziari avevano scontato nei prezzi l’eventualità di una crisi con gravi ripercussioni.
La diligenza, la prudenza e la trasparenza richieste dalla Legge Italiana agli intermediari finanziari nell’ambito della negoziazione di strumenti finanziari, avrebbe dovuto portare le banche ad avvisare gli investitori dell’allarmante condizione dell’emittente argentino, arrecando sulle conferme d’ordine sottoscritte dai risparmiatori quanto meno la dicitura “titolo a rischio”.

Sorprendente è il numero di risparmiatori che ci sottolinea invece il tono tutt’ora rassicurante di numerosi operatori bancari nei meriti della ristrutturazione del debito, addirittura permettendosi di nutrire di belle speranze l’animo angosciato di migliaia di risparmiatori.
Il risultato è un clima di attesa indotto da una “strategica rassicurante persuasione” attuata latentemente da molti operatori bancari, che caratterizza il disoriantamento di numerosi malcapitati obbligazionisti, i quali oltre al danno subiscono poi anche la beffa, in quanto in molteplici situazioni realizzano tardivamente che, nell’attesa della ristrutturazione, i termini di prescrizione legale si approssimano alla scadenza, facendo così sfumare anche l’eventuale possibilità di rivalsa nei confronti dell’intermediario.

Strategica persuasione attendista?


  “La riproduzione di tutti o di parte degli articoli e dei contenuti del sito è consentita solo citandone la fonte originaria www.studio-pinaffo.it


SERVE AIUTO?

Chiedi assistenza per il tuo caso ed un preventivo gratuito per fattibilità e costi

Richiedi preventivo
Attenti alle truffe

Negli ultimi anni la consulenza finanziaria alle aziende in stato di difficoltà verso il sistema bancario ha visto emergere una serie di numerosi consulenti improvvisati, sedicenti società di consulenza ed affini